Vi sarà capitato di esservi trovati in un luogo pubblico, per esempio un grande magazzino, e vedere a qualche distanza da voi due persone parlare a voce alta, ma non abbastanza per permettervi di distinguere le parole. Eppure, nonostante non sentiste nulla di ciò che si dicevano, eravate in grado di capire, di ipotizzare con una alta probabilità di indovinare, se stessero parlando per esempio in spagnolo, in francese o in inglese.
Come mai? Com'era stato possibile, se non avevate afferrato neanche una parola?
L'avevate capito dall'intonazione, da quel modo di muovere la voce, da quel ritmo e melodia peculiari e unici per ogni lingua. Proprio come accade per una canzone: la riconosciamo dalla melodia e dal ritmo, prima ancora di capirne le parole.
Questo ci fa comprendere come sia importante imparare oltre al vocabolario e la grammatica, l'intonazione e il ritmo proprio della lingua che si sta studiando.
E se stiamo studiando inglese, per noi italiani sarà ancora più fondamentale focalizzarci sull'intonazione e il ritmo, perchè quelli inglesi sono molto diversi da quelli italiani.
Ad esempio in italiano accentiamo ogni parola con le stessa intensità, sia che si tratti di articoli, sostantivi, preposizioni, verbi ecc. In inglese, invece, vengono accentate , ovvero dette più chiaramente, con un tono di voce leggermente più forte, magari anche pronunciate più lentamente, le parole che convogliano il significato e che hanno quindi la forma forte. Le parole funzionali, cioè articoli, verbi ausiliari, preposizioni, pronomi in genere sono pronunciati in una forma “debole” cioè velocemente, senza alcuna enfasi, alterandone leggermermente il suono. Questo regola conferisce all'eloquio un andamento altalenante, con un grafico sonoro a onde con picchi e cadute di tono.
Un'altra differenza con l'intonazione italiana è che noi, nel formulare una domanda, usiamo un tono ascendente. Sempre. In inglese questo spesso non accade. Tutte le volte che le domande cominciano con “ what, when, where, who, which,why, how” il tono diventa discendente e così può succedere che noi italiani non riconosciamo che ci stanno facendo una domanda!
Come fare per imparare tutto ciò? Una volta capito il “meccanismo” di cui sopra, la cosa da fare è ascoltare quanto più possibile madrelingua inglesi , sfruttando internet che mette a disposizioni audiolibri, film e interviste sottotitolati in inglese. Provate a focalizzarvi su di una breve frase, scoprite quali sono le parole con la forma debole e quali con quella forte, e quindi enfatizzate, e sforzatevi di individuare come quelle deboli subiscano un cambiamento di pronuncia proprio per effetto della maggior velocità e minor enfasi utilizzate nel pronunciarle. E poi esercitatevi a "intonare".
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